DOMANI LA BASE DEL MOVIMENTO RATIFICHERÀ L’INTESA COL PD IN LOMBARDIA RIMANE L’INCOGNITA DI +EUROPA CHE NON VUOLE CORRERE INSIEME AL M5S

Simona Buscaglia
Milano
L’intesa politica tanto attesa per le elezioni regionali lombarde è arrivata: il confronto tra il centrosinistra e il Movimento Cinque Stelle ha avuto «un buon esito», trovando un accordo sui contenuti «per far sì che la nostra sfida possa partire nel modo migliore per cambiare le cose in Lombardia: dopo 28 anni corriamo per vincere, sono determinato e deciso».
Il candidato Pierfrancesco Majorino spiega così il passo avanti più importante nell’alleanza con i pentastellati, alla quale manca solo il sigillo finale: il voto della base dei grillini sul programma condiviso, frutto del dialogo avvenuto nell’ultima settimana tra una parte della coalizione del centrosinistra e una delegazione del M5s regionale. Domani sulla piattaforma Skyvote gli iscritti potranno esprimere il loro parere definitivo. Un passaggio che i grillini ritengono fondamentale e distintivo delle scelte politiche prese negli anni dal Movimento, come sottolinea lo stesso Presidente Giuseppe Conte: «Credo sia giusto sottoporre alla votazione degli iscritti lombardi una valutazione sul tavolo di confronto ed i risultati raggiunti per poi presentare una proposta che sia sempre più competitiva». L’auspicio, come ribadisce il coordinatore regionale Dario Violi, è che anche la base possa «accogliere con soddisfazione il cammino costruito insieme a Conte con un unico grande obiettivo: consegnare nelle mani dei cittadini lombardi una vera, concreta e solida opportunità di cambiamento».
La sintesi raggiunta «rispecchia i nostri valori» prosegue Violi e tocca i temi della sanità, dello sviluppo ambientale sostenibile, oltre a «investimenti infrastrutturali utili, il sostegno alle imprese in materia di transazione digitale e sicurezza sul lavoro e la necessità di una pianificazione in materia di agricoltura». Majorino precisa che nelle prossime settimane porterà avanti un programma «che avrà al suo interno anche i punti concordati con il M5s e questa è una buona notizia». La cattiva però è che ora si presenta per lui un ulteriore ostacolo: l’appoggio o meno di +Europa alla sua candidatura in una coalizione che prevede anche i pentastellati. Questo scenario è stato da sempre osteggiato dal segretario Benedetto Della Vedova, che infatti in serata precisa: «Dal primo minuto abbiamo detto che avremmo sostenuto convintamente Majorino in una coalizione senza i 5 stelle, perché con loro non si vince e non si governa».
Dopo il no di +Europa a una corsa condivisa con i grillini, Della Vedova non esclude una possibile «candidatura autonoma per una lista liberal democratica» alle prossime regionali a febbraio, ma è lo stesso segretario a confessare di ricevere «sollecitazioni molto forti» dall’ex vice di Attilio Fontana, Letizia Moratti, oggi in campo con una sua lista civica e l’appoggio del Terzo Polo. Non sembra quindi aver sortito l’effetto sperato l’appello di Majorino all’unità, lanciato ieri a un evento a Milano, dove aveva auspicato che «tutti capissero l’importanza di esaltare le cose che ci accomunano e non quelle che ci dividono perché la posta in gioco non è una sorta di mega congresso progressista ma il futuro della Lombardia. Dobbiamo fare in modo che vinca la nostra proposta politica». —