Oggi il leader m5s a Torino e poi a Milano

Luca De Carolis

Indovina chi viene in sede. È il film a 5Stelle di queste ore, e ieri mattina l’attore protagonista è stato Carlo Bonomi, presidente di Confindustria. Non il più scontato degli ospiti per Giuseppe Conte, che dopo aver ricevuto lunedì il segretario della Cgil Maurizio Landini – con cui ormai è asse conclamato – ieri negli uffici del Movimento a due passi dalla Camera ha interloquito con il rappresentante delle imprese.
L’opposto di Landini, assai diverso anche dal leader dei 5Stelle. Ma il trio ha un punto che li accomuna, il giudizio negativo sulla manovra di Giorgia Meloni. La ragione principale per cui Bonomi ha accettato l’invito dell’ex premier. “Con Conte ha un rapporto di grande rispetto reciproco” giurano i 5Stelle, anche se a suo tempo i due se le sono verbalmente date. Di sicuro, ieri il presidente di Confindustria ha manifestato “preoccupazione per una legge di Bilancio che pare figlia anche di esigenze mediatiche”, raccontano. Esprimendo dubbi sulla flat tax: “Se la estendono ancora, tanti dipendenti chiederanno di passare alla partita Iva”. Certo, “non si poteva fare molto più di così” ha riconosciuto. E ha ribadito che il reddito di cittadinanza andrebbe rivisto, pur riconoscendo che una misura di sostegno ai poveri serve. “Il Rdc non deve entrare in conflitto con i lavori stagionali” ha sostenuto. Ma va bene anche così a Conte, che dopo aver visto Bonomi si presenta a una manifestazione delle imprese edili che chiedono lo sblocco della cessione dei crediti sul superbonus, in piazza Santi Apostoli, assieme al deputato Agostino Santillo. “Sarò garante delle vostre istanze” assicura prendendo applausi, in un evento a cui il M5S ha silenziosamente collaborato. D’altronde il superbonus è l’altro totem dei 5Stelle. E così Conte va anche a Palazzo Chigi per consegnare la petizione degli edili.
Ma prima si era raccomandato con i manifestanti: “Non cadiamo nell’esasperazione che porta a gesti di violenza inconsulti: non aspettano altro”. Lo aveva già detto venerdì a Napoli, ai percettori del Rdc. Perché l’ex premier teme davvero che la tensione sociale porti a disordini. Però insisterà sulle sue parole d’ordine. Stamattina sarà a Torino e nel pomeriggio a Milano, sempre per incontrare i percettori del Reddito e associazioni che aiutano i poveri. Ed è proprio a Milano che in serata seguirà la prima alla Scala di The Tempest , dai locali dell’Opera Cardinale Ferrari, associazione che aiuta i senza dimora e le persone in difficoltà. Un modo per contrapporsi simbolicamente sempre a lei, alla premier Meloni, attesa stasera in platea assieme al presidente della Repubblica Mattarella e alla presidente della commissione europea, Von der Leyen. Ma con i suoi discuterà anche della trattativa con il Pd per le Regionali. Ieri il secondo vertice tra grillini e dem locali su sanità e inceneritori è andato bene: l’accordo sembra più vicino.