
(Roberto Traversi)Siete come gli altri” è la frase che più mi rammarica, perché se così fosse non si spiegherebbe l’acredine che c’è nei nostri confronti da parte di tutto il finto servizio pubblico e la stampa che ubbidisce ai potenti.
Ieri nella congiunta ho espresso il vivo desiderio di non far parte di nessun tipo di governo, non ci sono più le condizioni, i finti alleati sono sempre più spregiudicati, usano nei nostri confronti toni sempre più aggressivi e fanno bene perché sanno che non siamo la stessa cosa.
I nostri che volevano farci diventare come gli altri se ne sono andati, altri speriamo che se ne vadano di corsa, noi abbiamo da fare tante cose per i cittadini italiani.
Il nostro consiglio nazionale sta lavorando benissimo, nonostante una frangia di miei colleghi che ancora frena e Giuseppe Conte ieri ha chiaramente detto: “capisco le difficolta’ di ognuno, ma chi non se la sente di essere su questa linea o della decisione che prenderemo e’ libero di andare via”
Non è più tempo per gli indecisi. Avanti a tutta forza.
