MARIO TURCO IL VICEPRESIDENTE DEL M5S: “L’EX PREMIER HA OLTRE IL 90% DELLA BASE CHE LO SOSTIENE”

antonio bravetti
roma
Il senatore Mario Turco è uno dei cinque vicepresidenti del Movimento Cinque stelle. Dopo le dimissioni di Luigi Di Maio dal comitato di garanzia del M5S, chiede «rispetto» per Giuseppe Conte: «È lui il vero leader».
Beppe Grillo parla di ardori giovanili, percorsi divisivi…
«Se ci sono state delle dimissioni una motivazione ci deve essere. Le dimissioni sono associate a eventi che hanno preceduto questa decisione volontaria che il ministro Di Maio ha formalizzato. Non possiamo permetterci incertezze sulla linea politica e sugli organi legittimati a definirla e ad attuarla in un momento di ricostruzione e rilancio del M5S. Nulla di personale, ma un chiarimento doveroso nei confronti della nostra comunità. Dobbiamo abbandonare personalismi e concentrarci sul futuro del Movimento e sull’azione politica per dare risposte al Paese».
Quando avverrà questo chiarimento?
«Credo nei prossimi giorni. Il chiarimento deve servire per rafforzare la linea politica del presidente Conte, non possiamo fermare il cambiamento in atto dentro e fuori il Movimento».
Come si svolgerà?
«Avrà come contenuto tutte le dinamiche legate all’elezione del presidente della Repubblica, ma si estenderà anche ai temi e alle priorità che stanno a cuore ai cittadini. La nostra forza politica è nelle battaglie che verranno, non nelle divisioni e personalismi che ci sono stati. La chiarezza sul passato è necessaria per procedere con determinazione nelle battaglie future. Durante il Quirinale la nostra strategia è stata forte e lineare. Abbiamo chiesto la permanenza di Draghi a Palazzo Chigi, abbiamo evitato candidati non accettabili, abbiamo spinto forte su una svolta storica: una candidatura femminile di valore, ma qui dopo una iniziale apertura vi è stato un blocco trasversale. Saggiamente abbiamo fatto crescere l’opzione di riserva Mattarella, che è stata poi quella vincente».
Sta dicendo che Di Maio ha lavorato contro Conte e contro la scelta di Elisabetta Belloni?
«Non è una domanda che deve essere fatta a me. Noi adesso guardiamo a come continuare a lavorare per gli italiani».
Di Maio chiede riflessione e dialogo, parla di gogna…
«Non c’è stata nessuna gogna e non ci sarà , è un termine che rifiuto. Ora serve un chiarimento politico, nulla di personale».
Esiste la possibilità di una scissione?
«La nostra è una comunità coesa che procede con unità d’intenti nel perseguire gli obiettivi per il bene del Paese. Come ha detto Grillo, dobbiamo percorrere con maturità i nostri valori».
Di Maio rischia l’espulsione?
«Non sono la persona deputata a prendere decisioni di questo tipo. Quel che bisogna fare ora è confrontarsi con chiarezza. Credo che a Di Maio sia mancato senso di unità e rispetto dei ruoli».
Conte è in difficoltà?
«Non vedo queste difficoltà nel presidente Conte, che sta seguendo un percorso ben preciso da leader. Sa dove portare il Movimento, ha oltre il 90% della base che sostiene la sua leadership. È lui il vero leader».
Il confronto nei Cinque stelle avrà ripercussioni sul governo?
«Assolutamente no, abbiamo sempre sostenuto la continuità del governo, confidiamo in Draghi e nella squadra di governo».
Cosa vorrebbe dire al ministro Di Maio?
«Non mi permetto di raccomandare nulla al ministro di Maio, tranne un maggior rispetto verso la linea politica e gli organi che governano il Movimento Cinque stelle che vengono prima di ogni personalismo». —