
Questa mattina si è tenuto un incontro a Plodio
L’ospedale di Cairo Montenotte spacca la Val Bormida. Due incontri in programma questa mattina: uno a Plodio organizzato dal sindaco Gabriele Badano e l’altro istituzionale, ovvero la riunione del Distretto Socio-Sanitario della Bormide a Cairo Montenotte.
Il confronto a Plodio si è tenuto presso i locali del centro sportivo “Ferrando” in località Piani. Il primo cittadino Badano ha aperto l’incontro facendo il punto della situazione dopo la riunione dello scorso 17 gennaio con la Regione, dove il presidente Giovanni Toti ha presentato il futuro assetto del nosocomio cairese.
Il progetto ospedale di comunità (e casa di comunità) non convince, come ha sottolineato Badano: “La Regione non ha risposto sulla gestione delle emergenze. La Val Bormida ha esigenze peculiari e necessità di un presidio sanitario efficiente”.
“Serve una protesta eclatante – aggiunge Rodolfo Mirri, consigliere di opposizione a Carcare – Tra i comuni valligiani c’è una netta spaccatura: ognuno pensa alla propria appartenenza politica. Serve una sinergia unitaria. Cerchiamo una soluzione per organizzare un’iniziativa importante”.
“La Regione ha dimostrato poco rispetto per la Val Bormida – continua Giuliano Fasolato, presidente del comitato sanitario locale – La soluzione proposta non serve al nostro territorio”.
“La presenza di pochi sindaci all’incontro odierno non delinea un’immagine positiva – prosegue Giorgia Ferrari, consigliere di minoranza a Cairo Montenotte – Sono d’accordo sul mettere in campo una protesta eclatante, come la restituzione della fascia tricolore da pare dei sindaci valligiani, oppure presentare (tutti assieme) un ricorso straordinario al presidente della Repubblica contro la delibera regionale”.
“Il nostro non è un territorio in decadenza – commenta Christian De Vecchi, sindaco di Carcare – L’incontro di oggi aveva un obiettivo chiaro: tradurre quanto detto nella delibera regionale. I bisogni della Val Bormida sono stati espressi nel documento unitario consegnato alla Regione”.
Nel corso del suo intervento il sindaco Badano ha ripreso il tema riguardante la qualifica di “ospedale di area disagiata”.
Il riassunto dell’incontro è chiaro: la Val Bormida chiede un ospedale efficiente in grado di rispondere alla esigenze. Ossia quel pronto soccorso H24 definito “non sostenibile per numero e tipologie di accesso” dal presidente Toti.
