
SONDAGGI – Il premier in testa, gli alleati vanno malissimo. Si salva solo Conte, che resta secondo
Il migliore dei migliori è Mario Draghi, of course. Nell’infornata di sondaggi di fine 2021 il premier risulta il personaggio politico più popolare del Paese. Difficile immaginare il contrario, anche a prescindere dai giudizi di merito sul lavoro svolto: l’attuale presidente del Consiglio ha goduto di un’esposizione benevola, per usare un eufemismo, sulla quasi totalità dei mezzi d’informazione.
Gli spunti più interessanti di queste classifiche di popolarità arrivano da ciò che risulta alle spalle di Draghi, perché i numeri danno un’impressione netta: il “migliore” sta fagocitando i leader che lo sostengono. Matteo Renzi e Matteo Salvini, contraenti del patto di governo, sono tra le figure più impopolari d’Italia. Lo conferma l’ultimo articolo di Ilvo Diamanti su Repubblica: i segretari di Lega e Italia Viva sono quelli che hanno collezionato il maggior numero di giudizi negativi. Un risultato significativo anche per il metodo particolare di questo sondaggio: agli intervistati è stata posta una domanda “aperta”, senza una lista di nomi da cui scegliere. Le risposte sono quindi del tutto spontanee. Il 24% del campione ha indicato Salvini come peggiore politico d’Italia, il 16% Renzi, tutti gli altri sono ampiamente distaccati.
D’altra parte, c’è un secondo dato significativo che emerge dalle classifiche del 2021: anche se con un gradimento sensibilmente diminuito da quando ha assunto la guida del Movimento rispetto al periodo da presidente del Consiglio, Giuseppe Conte resta ancora il leader più popolare dopo il premier. Draghi è il migliore per il 27% degli intervistati, Conte è alle sue spalle con il 17%, Giorgia Meloni è terza con l’8%, superando l’alleato Salvini che si ferma al 5.
Il discorso sul leader dei 5Stelle è speculare a quello sull’uomo che ha preso il suo posto a Palazzo Chigi: nonostante le turbolenze interne al Movimento e un racconto mediatico decisamente meno generoso, per tutto il 2021 Conte è rimasto con buon margine il leader politico più apprezzato (con buon distacco dal tecnico Draghi). Nello stesso sondaggio di Diamanti pubblicato alla fine del 2020, quando era ancora premier, Conte era considerato il migliore dal 33% degli interpellati. I suoi numeri sono in flessione – anche fisiologica, visto che non ha più un ruolo istituzionale, ma una responsabilità di parte da quando ha preso la guida dei Cinque Stelle – però nonostante le difficoltà l’avvocato gode ancora di una parte del credito conquistato quando era premier.
Se si allarga lo sguardo agli altri sondaggi, le stesse impressioni sono confermate. Anche i numeri pubblicati da Nando Pagnoncelli sul Corriere della Sera alla vigilia di Natale, dicono che Conte è il più popolare tra i leader di partito (sebbene in calo dal 43 al 39%), mentre tutti gli altri sono scarsamente o per nulla apprezzati al di fuori del proprio elettorato (anche Silvio Berlusconi, che coltiva ambizioni quirinalizie, rincula dal 31 al 28%).
Pure nella classifica di Ixè pubblicata a ridosso di Natale, Conte (44%) si piazza alle spalle dell’imprendibile Draghi (65%), mentre in terza posizione c’è il ministro della Sanità Roberto Speranza (41%). Nonostante tutto, chi ha avuto la responsabilità di gestire la pandemia è ancora premiato.
Gli altri sostenitori del governo dei migliori? Letta è al 33%, Salvini è tra i meno popolari con il 25%, Luigi Di Maio è al 22, Renzi langue ancora in fondo alla graduatoria, con un desolante 10%. Peggio di lui solo Beppe Grillo al 9. Giorgia Meloni, comodamente all’opposizione, è la leader cresciuta di più nel corso del 2021 (per Ixè chiude l’anno al 32%). Si è nettamente lasciata alle spalle l’alleato Salvini nella percezione del ruolo di guida del centrodestra. Politicamente, stare dalla parte del “migliore” fa bene a una persona sola: il migliore medesimo.
