ORDINE DEL GIORNO IN CONSIGLIO AD ALBENGA 

Un ordine del giorno sull’ospedale Santa Maria di Misericordia che impegna il sindaco e la giunta e il consiglio comunale a chiedere al presidente della Regione Liguria Giovanni Toti «di attivare l’ iter per il raddoppio della struttura ospedaliera usufruendo dei finanziamenti Pnrr e quindi di realizzare tutti quei reparti e servizi indispensabili per tutelare le esigenze sanitarie del nostro territorio».
E’ stato sottoscritto congiuntamente da maggioranza e Fratelli d’Italia che è in minoranza, ma non dalla Lega e da Forza Italia con i loro capigruppi Cristina Porro e Eraldo Ciangherotti. L’obiettivo del documento indirizzato alla Regione è quello di ottenere anche l’apertura di un pronto soccorso. A sottoscriverlo il sindaco Riccardo Tomatis, i consiglieri Giorgio Cangiano, Ilaria Calleri, Cristina Garello, Emanuela Guerra, Martina Isoleri, Vincenzo Munì, Camilla Vio, Mirco Secco, Raiko Radiuk, Claudia Ramò, Roberto Tomatis (Fratelli d’Italia). Ripercorre la storia del Santa Maria di Misericordia aperto nel 2008.
«Ha rappresentato, per tutto il comprensorio albenganese un punto di svolta e di speranza per dotare il territorio di un ospedale nuovo, moderno, all’avanguardia, passando dalla frammentazione alla sinergia funzionale con l’obiettivo di operare in completa sinergia con l’ospedale Santa Corona e nell’ambito di un coordinamento regionale».
Viene inoltre ricordato come «nel corso degli ultimi dieci anni, si sono susseguite battaglie da parte di tutta la comunità per evitare che l’ospedale fosse declassato, quindi la trasformazione in Covid Hospital per far fronte all’emergenza sanitaria e l’accordo tra Regione, Alisa e medici di famiglia per gestire l’ambulatorio dei codici bianchi che deve essere considerato punto importante, seppur temporaneo, per evitare la chiusura di un punto di primo intervento nel nostro ospedale».
Per il 2022 arrivano richieste: «Grazie alle risorse in arrivo dal Pnrr è possibile richiedere e garantire un servizio sanitario che abbia quei reparti indispensabili alle esigenze primarie degli utenti, come il pronto soccorso. E’ necessario che la Regione valuti la possibilità di «raddoppiare» l’ospedale impegnando i fondi in un progetto che darebbe al ponente un polo ospedaliero e territoriale all’avanguardia». g.b. —