sabato 05/06/2021CINQUE STELLE

IL REBUS ISCRITTI. L’EX PREMIER E CRIMI TRATTANO CON CASALEGGIO PER SALDARE IL DEBITO, POI IL PASSAGGIO ALLA NUOVA PIATTAFORMAdi Luca De Carolis

Stanno trattando. E l’armistizio, nero su bianco, ora pare più vicino, perché dopo un anno di guerra sono tutti esausti. È stanco l’Erede, sconfitto davanti al Garante della privacy ma ancora in grado di seminare ostacoli e tagliole nei tribunali. Ma è stufo anche il M5S, che non può più rinviare la rifondazione di Giuseppe Conte. Così si lavora sin nei dettagli all’accordo tra Davide Casaleggio e l’ex premier, il Conte capo in pectore dei 5Stelle, che da avvocato sugli arbitrati ci ha costruito una carriera. Ieri pomeriggio pareva tutto fatto, ma in serata sono riapparsi nuvoloni. Lo schema dell’intesa però c’è, con l’associazione Rousseau che consegnerebbe i dati degli iscritti al Movimento, così come deciso dal Garante, e si impegnerebbe a deporre l’arma di un’eventuale causa in sede civile. In cambio avrebbe una cifra tra i 150 e i 200mila euro (l’entità verrà coperta con una clausola di riservatezza), mentre il M5S è pronto a caricarsi le spese legali e quelle per le incombenze burocratiche. Punto essenziale, tra Rousseau e i 5Stelle si chiuderebbe così, per davvero: perché il nuovo M5S dovrebbe prendere forma con votazioni su una nuova piattaforma. Così vuole il reggente Vito Crimi, che ha rotto da tempo con Casaleggio. E così preferisce anche Conte, che ha bisogno di una svolta anche simbolica, per poi dare il via alla ricostruzione del Movimento.

Iniziando con un’assemblea generale dove presentare il nuovo M5S, a Roma, la prossima settimana. Probabilmente a Cinecittà, anche se l’avvocato e il suo staff riflettono anche sull’ipotesi di una piazza, seppure con numeri contigentati. Subito dopo arriverebbe la votazione sul web del nuovo assetto, con Conte capo politico e una segreteria a fargli da supporto, un nuovo Statuto e una Carta dei valori. A quel punto, l’ex premier potrebbe partire per un tour dell’Italia, per rilanciare la sua figura e promuovere i 5Stelle, anche in vista delle Comunali di ottobre.

Ma niente candidatura in Parlamento. Cimentarsi nelle suppletive in autunno nel collegio romano di Primavalle sarebbe rischiosissimo, e Conte sa di non potersi permettere un eventuale tonfo. Meglio pensare ad altro, al Movimento da rifare. Però prima bisogna chiudere la guerra con Casaleggio. D’altronde per la pace era tornato a spingere anche Beppe Grillo, su cui ieri è piombato il macigno del rinvio a giudizio del figlio. Un altro motivo per accelerare sulla rifondazione di Conte, con Grillo ormai preso soprattutto da altro. Quindi un’altra ragione per cercare l’intesa. Ora necessaria anche a Casaleggio, a cui il Garante giovedì ha rifiutato una dilazione sui tempi per consegnare i dei dati degli iscritti.

Soprattutto per questo, il patron di Rousseau ha riaperto la trattativa, vicina a un buon esito già lo scorso fine settimana. Ma la prima decisione del Garante, martedì, aveva congelato di nuovo tutto. Però gli sherpa non si sono mai fermati. Non a caso ieri pomeriggio con i suoi Di Maio insisteva: “Gli scontri ci penalizzano, dobbiamo coinvolgere tutti e fare squadra e poi blindare la leadership di Conte”. Ma in serata le cose si complicano un po’. In diversi notano le dichiarazioni a un’agenzia dell’avvocato che ha presentato il ricorso del M5S al Garante, Francesco Cardarelli: “Non si scappa, se Casaleggio non consegna i dati rischia fino a due anni e mezzo di carcere”.

E un 5Stelle vicino a Casaleggio commenta: “Parole così ora non aiutano”. Sta di fatto che la trattativa si fa improvvisamente più impervia. “Ma a questo punto è interesse di tutti chiudere l’accordo” sussurra un big.

In caso di intesa, Crimi è pronto ad andare già oggi assieme a due periti forensi a Milano, sede dell’associazione Rousseau, per farsi consegnare gli elenchi degli iscritti. Una volta acquisiti, spiegano, ci vorrebbero due o tre giorni per caricarli sulla nuova piattaforma: già pronta, come ha confermato al Fatto mercoledì il capogruppo del M5Salla Camera, Davide Crippa.

Del resto “non c’è più tempo” come ripetono 5Stelle di ogni ordine e grado, da settimane. Il nuovo Movimento di Conte deve partire. Anche per gestire le fibrillazioni interne, con una parte consistente del M5Sche non nasconde più l’insofferenza per il governo Draghi (ieri è uscito allo scoperto l’ex sottosegretario Angelo Tofalo). Una delle mille spine per Conte: l’uomo della speranza, di non affondare.

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