lunedì 08/03/2021MARINA DI BIBBONA

FACCIA A FACCIA – COLLOQUIO NELLA VILLA TOSCANAdi Giacomo Salvini

Non avevano mai parlato così a lungo da soli, faccia a faccia. D’altronde la sfida, ovvero la rifondazione del Movimento 5 Stelle, lo richiedeva. E così ieri pomeriggio Beppe Grillo e Giuseppe Conte si sono incontrati e hanno avuto un lungo colloquio nella villa sul mare del fondatore a Marina di Bibbona (Livorno), dove nel settembre 2019 lo stato maggiore del M5S decise di far nascere il governo giallorosa. La riunione a villa Corallina con i big per affidare a Conte la leadership si sarebbe dovuta tenere lo scorso fine settimana, ma una fuga di notizie aveva fatto infuriare il Garante, che aveva spostato l’incontro all’Hotel Forum di Roma. Ma Grillo voleva un faccia a faccia per studiare insieme all’ex premier le prossime mosse e ieri l’ha invitato a pranzo nella sua casa nel Livornese, lontano da telecamere e occhi indiscreti (ma non da un nostro lettore, che ci ha inviato una foto dal cellulare). Dopo pranzo, Grillo e Conte si sono seduti sulla spiaggia adiacente la villa e hanno parlato di tutto per tre ore: di come rifondare il Movimento, del nuovo simbolo che conterrà il nome dell’ex premier e la data-traguardo del 2050, del rapporto con Davide Casaleggio e la piattaforma Rousseau, della linea politica del futuro M5S, dei primi passi del governo Draghi. Su quest’ultimo tema, chi nelle ultime ora ha parlato con Conte l’ha trovato critico sulla decisione di arruolare consulenti esterni (e privati) a partire da McKinsey per lavorare sul Recovery Plan, mentre il suo governo aveva consultato solo tecnici delle partecipate di Stato (come Cdp e Invitalia).

Al centro del colloquio non poteva mancare la spinosa questione del rapporto tra il M5S e Davide Casaleggio, patron della piattaforma Rousseau, che potrebbe finire a colpi di carte bollate dopo la richiesta di 450 mila euro di arretrati ai parlamentari. Non solo: questa settimana Casaleggio presenterà il suo manifesto che sarebbe l’addio definitivo al M5S. Grillo, anche per motivi affettivi, sta provando a mediare fra Casaleggio e i parlamentari che vorrebbero troncare ogni rapporto con lui. Ma non è facile sia perché la piattaforma Rousseau è un elemento essenziale, anche da statuto, per le votazioni degli iscritti sia perché la rottura di molti big del Movimento con Casaleggio è ormai consumata.

Eppure regolare i rapporti tra il M5S e Rousseau sarà fondamentale perché, una volta che tutto sarà più chiaro, Conte potrà presentare il suo piano per rifondare il Movimento 5Stelle. Negli ultimi giorni, chiuso in casa a Roma, Conte si è studiato gli statuti dei principali partiti europei – apprezzando in particolare quello dei Verdi tedeschi, ma anche quello della Spd che coinvolge nelle decisioni gli iscritti via posta, come il M5S online – per raccoglierne il meglio nelle regole che dovranno tenere insieme i principi della democrazia diretta, una solida organizzazione e un’ampia apertura alla società civile.

Poi, entro la fine del mese, Conte presenterà il suo piano per rifondare il M5S che si baserà su alcuni punti cardine: l’ambientalismo e la transizione ecologica, la legalità e le politiche sociali. Su questi temi – ripete – il nuovo M5S dovrà diventare una casa “accogliente ma intransigente” sui valori fondativi. Una volta presentato il piano, se sarà accettato Conte ha già annunciato una serie di incontri in giro per l’Italia per presentare il nuovo Movimento. Emergenza Covid permettendo.

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