La mission, gli obiettivi e il curriculum della neonata società savonese
Un obiettivo ambizioso per il porta a porta: isole interrate e hi tech

il retroscena
Silvia Campese
Cam srl nasce, di fatto, a dicembre e viene iscritta nel registro delle imprese della Camera di Commercio savonese meno di un mese fa, lo scorso 14 gennaio con un capitale sociale di 10 mila euro. Una crescita decisamente rapida. La società, il cui progetto è stato presentato dalla Lega a Palazzo Sisto, ha come obiettivo l’introduzione di un sistema alternativo al porta a porta: la raccolta di prossimità con isole interrate e riconoscimento dell’utente a mezzo di carta d’identità elettronica, tessera sanitaria. Nel sistema saranno installate telecamera di osservazione delle operazioni di conferimento, con possibilità di sanzionare i comportamenti errati. Il tutto, si precisa, senza alcun aumento della Tari, la tassa sui rifiuti che copre, per legge, i costi del servizio. Non sarà nemmeno necessario ipotizzare nuove assunzioni di personale, contro le 40 unità previste dal piano di Contarina. Cam, nel dettaglio, per rafforzare il valore della proposta, in uno schema contenuto nel piano presentato al Comune, accosta i vantaggi delle isole interrate rispetto al metodo del porta a porta: non vengono indicati, però, dati, analisi di mercato e costo dell’operazione. Si parla, poi di “percorso di filiera completo, dalla raccolta dei rifiuti urbani, alla pulizia delle città, al ricevimento dei rifiuti specie organici come l’umido, la carta, il cartone, il legno, od anche i materassi, che trattati all’interno dell’impianto a ciclo chiuso, a emissioni zero”. Non vengono approfonditi ed esplicati, però, tipologia di impianti, siti e suddivisione degli incarichi. Eventuali dettagli verranno forniti in una fase successiva, si precisa nel documento. «Cam esegue studi e progettazioni, ha partnership con produttori che impiegano tecnologia propria brevettata, segue le attività di fornitura, messa in opera e formazione del personale da impiegare – ha precisato l’amministratore unico, Angelo Pastorino, contattato dal Secolo XIX- Non si sostituisce, però, nella gestione dei servizi, alle aziende che la esercitano: non è l’attività principale del proprio business. Il mio ruolo, quindi, è compatibile con l’impiego in Ata». Nessun commento, invece, sull’attività politica, svolta in area Lega. Ed è il partito di Salvini il comune denominatore di tre dei soci: non solo Pastorino, ma anche Giovanni Cavallo e Marco Pisanello che, nelle proprie pagine social, elogia la “Scuola di formazione politica della Lega”, con particolare interesse e ammirazione per la docenza di Armando Siri, ex sottosegretario alle infrastrutture su cui sono state aperte diverse inchieste.

