mercoledì 16/12/2020LA SCUSA 

SEDUTA IN PROGRAMMA DA TEMPOdi Lorenzo Giarelli

Teresa Bellanova prende la parola alle 17. Interviene per cinque minuti, critica l’ipotesi di un’etichetta “a semaforo” per classificare i prodotti alimentari – l’Italia, la Grecia e la Repubblica Ceca sono le uniche a non votare il testo finale –, poi ascolta i discorsi dei colleghi ministri. Poco dopo le 18 è tutto finito, il Consiglio europeo di Pesca e Agricoltura (Agrifish) si scioglie – anche se le trattative sull’etichettatura vanno avanti in privato – dandosi appuntamento a oggi alle ore 10 per l’ultimo punto all’ordine del giorno.

È così che a Bruxelles scivola via la giornata della ministra di Italia Viva, mentre a Roma il suo leader, Matteo Renzi, cita proprio gli impegni della Bellanova per far saltare all’ultimo minuto l’incontro a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Era il colloquio più atteso della verifica di governo, dopo che per settimane Italia Viva aveva chiesto un confronto al premier. E invece in mattinata Renzi rimanda tutto, chissà se “a mercoledì o a giovedì”, come fa sapere poi Ettore Rosato. Ma come è possibile che Italia Viva si sia accorta del Consiglio europeo tre ore prima dell’incontro con Conte?

Sono molte le cose che non tornano. A partire dal post su Twitter con cui, in mattinata, la Bellanova dà il buongiorno ai suoi follower: “A Bruxelles per l’Agrifish. Continua la battaglia sull’etichettatura nutrizionale per la difesa del Made in Italy. Al rientro incontreremo il presidente Conte con la delegazione di Italia Viva”. Passano pochi minuti e il partito annuncia che non ci sarà alcun vertice, proprio a causa degli impegni della Bellanova (che è anche capodelegazione), d’improvviso diventati totalizzanti. Eppure l’agenda del Consiglio europeo è chiara da tempo: della seduta di ieri si parla in alcuni comunicati dell’Ue del primo dicembre, senza considerare che le sessioni sono di solito stabilite con mesi di anticipo, tanto che sono già stati fissati gli incontri dell’Agrifish da oggi a marzo 2021.

La stessa Bellanova, lo scorso 4 dicembre, sembrava addirittura voler interrompere le trattative sul tema: “L’Italia non proseguirà nel negoziato europeo per un testo di conclusioni del Consiglio Ue Agricoltura e Pesca sulle etichettature alimentari (quello approvato ieri, ndr). Le trattative in corso a Bruxelles non sono ispirate a un approccio neutrale”. Strappo rientrato, a quanto pare, se è vero che la partecipazione al Consiglio è stata tale da compromettere l’incontro con Conte. Troppe le due ore di volo tra Bruxelles e Roma per spostare il vertice a tarda sera – in orari peraltro ormai usuali per Consigli dei ministri e riunioni varie – e niente da fare neanche per una presenza in streaming della ministra a uno dei due tavoli. Né a Roma, dove Renzi pretende che la sua ministra sia presente fisicamente, né a Bruxelles, nonostante il coronavirus abbia spesso costretto i ministri a collegarsi via web.

Il 16 novembre, per esempio, tutti i componenti dell’Agrifish si sono confrontati virtualmente nel corso di una videoconferenza informale. Stesso metodo adottato spesso dai primi ministri. Questa volta, invece, nulla da fare, con il renziano Rosato che prova a scaricare le colpe su Conte: “Anche il premier sapeva che Teresa Bellanova non ci sarebbe stata – dice a Un giorno da pecora – , si erano sentiti qualche giorno fa, ma evidentemente non si erano capiti”. Circostanza che però stride col già citato tweet della ministra, che ancora ieri mattina annunciava il vertice, ma anche col fatto che da giorni i quotidiani riportavano l’appuntamento a Palazzo Chigi per ieri alle 13. Senza che nessuno degli interessati avesse nulla da obiettare.

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