Johnson estende le restrizioni. Berlino chiude ai viaggi in Catalogna. E in Messico è record di vittime: 46mila

Alessandra Rizzo


londra
Alla fine anche Boris Johnson deve arrendersi ai numeri e adotta un brusco giro di vite: nel nord del Regno Unito movimenti al minimo per oltre 4 milioni di persone, pub blindati, un nucleo famigliare potrà si andare nei locali ma senza mescolarsi con altre persone. «Con l’aumento dei numeri, riteniamo che sia necessario premere il pedale del freno per tenere sotto controllo il virus», ha spiegato Johnson annunciando che i locali che avrebbero dovuto aprire oggi, come i bowling, i casinò e le piste di pattinaggio, non lo faranno prima del 15 agosto. Anche l’obbligo della mascherina al chiuso viene esteso per musei, gallerie, cinema e luoghi di culto. I numeri non consentono voli di ottimismo: Gran Bretagna e Spagna detengono la maglia nera nella classifica di contagi da Covid, mentre il Messico diventa il terzo Paese per decessi dopo gli Stati Uniti e il Brasile. La curva globale in luglio quasi ovunque ha imboccato una direzione ascendente ed ora governi corrono ai ripari fra chiusure, restrizioni e nuovi appelli a comportamenti responsabili. Con un occhio ai laboratori dove gli scienziati studiano i vaccini. Una buona notizia viene dall’Australia dove un test sull’uomo ha dato risultati incoraggianti. Ma siamo comunque lontani, dice il super esperto Usa Anthony Fauci, dall’approdo finale. Non resta quindi per ora che monitorare l’evoluzione dei contagi saliti a quasi 17.400.000 a livello globale. I morti hanno superato i 675.000. Balzano in avanti i contagi in Spagna con 1.525 casi nelle ultime 24 e dove le comunità più colpite sono Madrid e l’Aragona rispettivamente con 372 e 511 nuovi malati. Nei confronti di tre regioni spagnole – Aragona, Catalogna e Navarra – è aumentata l’allerta della Germania. Il ministero degli Esteri di Berlino ha emanato uno consiglio ufficiale a evitare i viaggi che ridurrà ulteriormente il numero di turisti tedeschi, già in forte flessione. Stretta anche in Grecia, che ha annunciato l’obbligo delle mascherine in tutte le aree al chiuso per tutto il mese di agosto. Ancora critica la situazione nei Balcani e resta in piena emergenza la Romania che continua a registrare numeri tra i più alti d’Europa, con 1.295 nuovi casi.
È drammatica la situazione in America Latina dove il Messico ha oltrepassato quota 46.000 morti, dietro a Stati Uniti e Brasile. Quest’ultimo ha oltre 2.600.000 di casi e più di 91 mila vittime. Paura anche in Asia dove a Torkyo sono schizzati i casi e si valuta un nuovo lockdwon. Dopo quasi 100 giorni di Covid free si è registrato un caso anche in Vietnam.—