Cantieri, restringimenti di carreggiata, traffico intenso, incidenti e viabilità completamente in tilt. La settimana appena trascorsa è stata accompagnata da feroci polemiche per l’attuale situazione della rete autostradale ligure e dei conseguenti disagi che, con un effetto domino, si sono registrati anche sulla viabilità ordinaria. Ieri, al termine di quella che è stata una settimana da da bollino nero sulle strade del savonese e dell’intera regione, sulla questione è intervenuto direttamente il Ministero che ha criticato l’atteggiamento dei politici liguri per le lamentele indirizzate a Roma: «Pur comprendendo la stanchezza e la rabbia dei cittadini liguri per i disagi alla circolazione stradale, non posso non ricordare che i cantieri in corso sono il risultato di 15 anni di incuria sui quali anche la magistratura indaga, vigilando insieme al Mit sugli interventi straordinari di manutenzione messi in atto» ha detto il sottosegretario per le Infrastrutture e Trasporti Roberto Traversi.
Rispetto alle polemiche sulla situazione del trasporto ligure, Traversi ha aggiunto: «Purtroppo la campagna elettorale si avvicina e non c’è giorno senza attacchi strumentali al governo che si stia prendendo carico di far realizzare quei lavori dei quali nessuno si è curato per anni nonostante una direttiva europea. Ricordo inoltre che tutti gli interventi in corso sono sempre stati concordati con la Regione e con il Concessionario ad un tavolo che negli ultimi giorni è diventato permanente. Infine siamo in costante contatto con Aspi e Anas per capire come accelerare i tempi per la chiusura di alcuni cantieri o rimodularli, senza derogare però in nessun modo all’esigenza di garantire la sicurezza dei cittadini». «Chi oggi, a caccia di facili consensi, critica i lavori che si stanno facendo o chiede la chiusura dei cantieri senza fermarsi a riflettere sulle condizioni di alcuni tunnel autostradali, si assume la responsabilità di dire ai cittadini che il crollo della galleria Bertè sulla A26 può ripetersi altrove in qualsiasi momento, come hanno dimostrato i risultati allarmanti delle ispezioni condotte dai tecnici. Noi non siamo disposti ad assumerci questa responsabilità e da mesi lavoriamo per garantire standard di sicurezza che anche l’Europa pretende e dei quali nessuno si è preoccupato per troppo tempo» conclude Traversi.
Da un lato, quindi, c’è il botta e risposta tra governo e amministratori locali (il presidente regionale Toti in primis), ma dall’altro c’è un’intera economia, quella del settore turistico e commerciale, messa in ginocchio dall’emergenza Coronavirus che ora sta cercando di risollevarsi e avrebbe bisogno di infrastrutture adeguate ad accogliere chi vuole raggiungere la Liguria per trascorrere momenti di relax. Persone che non dovrebbero trascorrere ore ed ore ferme in coda.O.STE.