Di Ruggero Delponte

Quando si guardano alle storie dei politici e dei partiti, e qualcuno più addentro ai lavori che conosce i loro intrallazzi, amichetti, logge, conflitti d’interesse e il curriculum scheletrato dell’armadio, cerca di spiegare che dietro ad alcuni sorrisi o belle iniziative ci sono delle maschere (non omologate) e ben altri fini, poco puliti, spesso gli viene risposto “non mi interessa perchè fanno tutti schifo”, come se uno potesse dirsi orgoglioso di essere ignorante.
Mettiamola in altro modo. Se ad uno gli fa schifo la matematica, calcolatrice alla mano la spesa o lo stipendio qualche volta se li controlla lo stesso, giusto? Così, tanto per vedere se lo han ciulato e se da quel negoziante con il sorriso bello largo ci si può ritornare.
Per la politica invece sembrerebbe di no. I più credono che la politica sia un quadro astratto e siccome è difficile capire questo tipo di arte, con orgoglio finiscono col dire che i quadri che vedono son tutti uguali e non gliene piace nemmeno uno. Però, avete mai visto una casetta senza quadri? Poverini, qualcosina al muro lo devono appendere pure loro e quindi la casa d’aste televisiva o del bar sottocasa gli rifila lo scarabocchio di un bambino come se fosse un quadro di Picasso.
Perchè se uno ha una fede ha una fede, punto. Se uno ha votato per anni in un modo o se è andato nello stesso negozio per anni, sarebbe come darsi del coglione a cambiare. Sarebbe come rinnegare il proprio passato. E qui interviene il nostro salvavita dell’ego che per preservarci da un auto ammissione di coglionaggine e pigrizia intellettuale piuttosto preferisce dirsi orgoglioso della propria ignoranza piuttosto che chiedere spiegazioni o interessarsi di più a queste cose che lo riguardamo e lo toccano da vicino. Che poi è la prima legge di Newton applicata alla politica, che stabilisce che un corpo non soggetto a forze (stato di ignoranza e pigrizia) o soggetto a forze la cui risultante è nulla (le mille fake news), permane nel suo stato di quiete o continua a muoversi di moto rettilineo (e a votare gli stessi)
Che poi io credo che esser morsi da una trota o da una vipera sia tutto uguale.
Amen
