martedì 21/04/2020NOMINE/2 – CAOS – NEI 5STELLE ACCUSE INCROCIATE TRA CORRENTI. MORRA: “GLI STATI GENERALI VANNO FATTI”

Sono lacerati, ma la resa dei conti può attendere. Così predica il capo attuale, il reggente Vito Crimi, e così vuole anche l’ex capo che a breve potrebbe riprendersi tutto, Luigi Di Maio. I Cinque Stelle traboccano di accuse incrociate e cattivi pensieri dopo il fine settimana in cui si sono riemerse tutte le differenze coperte dal dramma del Coronavirus.

Si parte con i tre eurodeputati che venerdì hanno votato contro la risoluzione sul Covid nel Parlamento europeo, in dissenso dalla linea del M5S per l’astensione (Eleonora Evi non ha partecipato) e si continua con l’appello lanciato sabato da Alessandro Di Battista contro la conferma di Descalzi come ad dell’Eni, sottoscritto da una quarantina di grillini. Abbastanza per riaccendere la diatriba anche umana tra i dimaiani e l’ala legata a Di Battista, con in mezzo gruppi sparsi di 5Stelle che non sanno a chi guardare. Ma non è tempo di scontro frontale, non con Giuseppe Conte che dovrà giocarsi tutto nel Consiglio europeo di giovedì. Per questo Di Maio, raccontano, ha raccomandato calma ai suoi. E ha consigliato di non aprire procedimenti disciplinari per i quattro europarlamentari “fuori linea”, almeno non adesso. Lo stesso pensiero del reggente Crimi, consapevole che aprire un procedimento contro eletti come Ignazio Corrao, vicinissimo a Di Battista, sarebbe come seminare benzina. Quindi freno a mano, anche se arriveranno altre espulsioni. 

Il senatore Mario Giarrusso è quasi fuori per le mancate restituzioni (ma sperano che all’ultimo si rimetta in pari), e rischiano anche almeno altri tre parlamentari e diversi consiglieri regionali (ieri nel Lazio è stato cacciato il no vax Davide Barillari). Di tutto il resto, se ne riparlerà. Come degli Stati generali, il congresso sospeso che rischia di saltare. In questo scenario ecco il presidente dell’Antimafia Nicola Morra, senatore al secondo mandato, che si affida a Conte. “Dobbiamo avere tutti fiducia nel presidente del Consiglio – dice al Fatto – e nella sua capacità di mediazione. In questi giorni è riuscito a dare voce all’Italia sulla grande stampa internazionale, e soprattutto è stato capace di fare asse con la Francia. Va supportato da tutti”. Però il M5S è spaccato dopo l’appello su Descalzi, firmato anche da Morra. Tanto che l’ex ministra Giulia Grillo parla di “Movimento senza democrazia interna”. Il senatore fa una pausa e poi replica: “Noi 5Stelle siamo chiamati alla responsabilità, soprattutto in una fase come questa. Però i nostri valori non possono rimanere espressioni belle e retoriche”. Quindi? “Bisogna perseguire un modello e una filosofia energetica alternativi al fossile, seguendo le indicazioni dei nostri esperti come il senatore Gianni Girotto e l’ex eurodeputato Dario Tamburrano”. 

Resta il groviglio politico nel Movimento, perché tanti si sono scagliati contro Di Battista: quell’appello sottoscritto anche da lei era da evitare? “Alessandro ha dato tantissimo al Movimento, è il più bravo a toccare le corde della gente. Ma oltre all’effervescenza servono anche saggezza e prudenza: talvolta lui può frizionare in modo eccessivo gli animi…”. Ma ora come si riparte? “Aiutando tutti Conte. Poi dovremo tenere gli Stati generali, per confrontarci con noi con metodi democratici”. Quindi vanno fatti.. “Assolutamente sì”. 

@lucadecarolis

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