Reparti trasferiti negli ospedali di Albenga e Valloria: 60 tra medici e infermieri in isolamento

Coronavirus: quarto decesso nella nostra regione (il secondo ligure, perchè le altre due vittime erano turiste lombarde) e ancora una volta nel Savonese.  
E’ un uomo di 79 anni, che abitava a Varazze, e ieri mattina è morto nel reparto di rianimazione del San Martino, dove era stato trasferito nella notte prima dall’ospedale San Paolo. «L’anziano era stato inizialmente gestito dall’equipe del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Savona per una grave broncopolmonite bilaterale – hanno spiegato i sanitari – ma presentando un quadro clinico molto complesso si era deciso di centralizzarlo al San Martino a mezzanotte, nel reparto di Rianimazione». Secondo i sanitari il settantanovenne potrebbe essere rimasto contagiato in uno dei paesi dell’area rossa del Veneto. 
Intanto non cambia il dato dei pazienti contagiati: sono rimasti 24 dei quali 14 ricoverati in ospedale. Aumentano le persone sotto vigilanza attiva che sono 469 una sessantina dei quali (per quel che riguarda Savona e Albenga) tra medici e infermieri. Questa la distribuzione: 42 Asl1; 230 Asl2; 83 Asl3; 42 Asl4; 72 Asl5». «Le misure di contenimento stanno riuscendo. C’è da essere moderatamente preoccupati» ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ieri sera ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus in Liguria. Ieri intanto il reparto di neurologia del San Paolo messo in «quarantena» dopo la scoperta che fra i ricoverati c’era un paziente contagiato (che poi è morto al San Martino) è stato trasferito in quello di Day Surgery ed è regolarmente attivo. Gli avvocati infine sono scesi in sciopero: si asterranno dalle udienze fino al prossimo 20 marzo per protestare contro le «misure insufficienti a contenere il contagio».