martedì 01/10/2019
IL NUOVO RENZISMO – IL FOGLIO RIVERSA IN CENTINAIA DI CENTIMETRI QUADRI UNA CONVERSAZIONE CON IL FONDATORE DEGLI ITALIANI VIVI: TUTTE LE “PERLE”

Poiché amiamo i nostri lettori, offriamo un’antologia di massime renziane dalla lenzuolata di ieri sul Foglio.
“Noi non stacchiamo la spina al governo: noi stacchiamo le correnti, non la corrente”.
Renzi deve aver fatto un patto col diavolo. Io ti do l’immortalità politica, ma tu dici almeno una cazzata a intervista.
“Siamo un’altra cosa rispetto al Pd, abbiamo un altro stile, abbiamo un altro entusiasmo”.
Lui si sente tipo Yves Saint Laurent che reinventa lo stile Dior e poi si mette in proprio, ma è quello di #enricostaisereno. E basta guardare in faccia Ettore Rosato per capire l’entusiasmo che anima Italia Viva.
“Il principio di realtà è il fondamento della serietà… Tutto cambia il 4 dicembre 2016. La mia sconfitta, certo… Io perdo, certo. E vado a casa, certo”.
Il principio di realtà, certo.
“Il Pd che festeggia la notte del 4 dicembre o che mette alla guida delle riforme chi ha votato No il 4 dicembre non può più essere casa mia”.
Qui c’è un tacet in partitura. Nessuno chiede a Renzi perché non se ne sia andato il 4 dicembre (del 2016!) o prima di appoggiare il Conte II.
“Il reddito di cittadinanza è un pilastro dei 5Stelle e noi l’accordo lo abbiamo fatto coi 5Stelle. Hanno già cambiato idea sulla Tav, sulla Tap, su Ilva, sulle Olimpiadi: non è che puoi imporre tutto tu”.
Questo è un colpo alla Renzi. 1) Sul Tav il M5S non ha cambiato idea. 2) Renzi si intesta la rieducazione del M5S dall’opposizione quando il rieducatore semmai è stato Salvini. Durante i 14 mesi di governo Renzi gongolava davanti allo spettacolo sperando che l’Italia andasse a picco. Secondo la fanfaluca, i 5Stelle avrebbero fatto una tale brutta figura da rimangiarsi i loro dogmi pur di andare al governo con Renzi, pregato in ginocchio da tutti gli italiani affinché tornasse. Cosa che però non è avvenuta.
“Noi non vogliamo far piangere i ricchi, vogliamo far star bene i poveri”.
Infatti le riconoscenti masse proletarie dei Parioli stanno tutte con lui.
“Fuori dal Pd, siamo tornati a scherzare, a sorridere, a prenderci in giro, a vivere con leggerezza”.
“I tacchi mi piacciono molto e quindi continuerò a metterli anche se costano un po’ di sacrificio, perché sono molto belli. È chiaro che poi ci sono altre giornate in cui uno magari usa delle scarpe da ginnastica, le ballerine… I tacchi per noi italiane sono sinonimo di moda italiana, di calzaturifici italiani” (M.E. Boschi, SkyTg24).
Un partito di cabarettisti, clown e influencer di moda. Daje a ride’.
“Non è pensabile che Berlusconi sia indagato per anni come mandante delle stragi mafiose o dell’attentato a Costanzo. Dico: hai le prove sul fatto che Berlusconi voleva uccidere Costanzo? Vai a processo e condannalo”.
1) È talmente pensabile che è esattamente quel che è successo. 2) Le prove servono ai giudici per condannare qualcuno, non per indagarlo. Possibile che Renzi, che è laureato in Legge e con queste materie ha una certa diciamo familiarità, faccia errori così grossolani?
“Nel Pd ti alzavi la mattina e dovevi guardarti le spalle dal tuo compagno di stanza”.
Qualcosa ci dice che d’ora in poi non sarà più così.
“È ipocrisia pura fingere che solo qualche corrente facesse le cene per accordarsi sugli incarichi direttivi (del Csm, ndr)”.
Molto astuto. “Qualche corrente” è in realtà Lotti, che prima di fondare la sua corrente era della corrente renziana.
“Venite a prendervi l’Italia Viva, venite a darci una mano”.
Pensavamo lo portassero a domicilio con Foodora.
“C’è una generazione di ragazzi che si è messa in moto e chi ironizza su Greta deve avere il coraggio di ammetterlo… Chiederemo di essere giudicati dal popolo delle piazze giovanili. Poi è chiaro: se vuoi difendere l’ambiente devi investire in tecnologia e infrastrutture, non rifugiarti nei boschi… Servono le metropolitane e le tramvie… servono i treni e le piste ciclabili, non la retorica e la demagogia”.
Tradotto: cercheremo di cavalcare l’onda elettorale prodotta dall’eco mediatica degli scioperi per il clima, ma non deluderemo mai il metafisico, sovraordinato e a me consustanziale partito del Pil.
