sabato 31/08/2019

IL BLOG AVVERTE GLI ELETTI: L’ANIMA M5S È DI CHI STA “FUORI DALLE ISTITUZIONI” PERÒ NON SMENTISCE LE RASSICURAZIONI DI CONTE E DI MAIO AL QUIRINALE

Tre post in quattro giorni. Se non bastasse la frequenza, è sufficiente leggere i titoli degli interventi per capire quanto sia alta la tensione sul voto di Rousseau. “Gli iscritti al Movimento 5 Stelle hanno e avranno sempre l’ultima parola” (27 agosto), “Nel Movimento 5 Stelle decidono gli iscritti” (29 agosto), “Rousseau conta” (30 agosto). Un assillo necessario a tenere buona la base, che ancor prima di essere consultata fa sapere via social che non gradisce l’accordo con il Pd di Nicola Zingaretti. Ma è anche un tarlo che deve tormentare chi sta seduto ai tavoli della trattativa.

Solo il primo dei tre post è firmato dal capo politico. Gli altri portano la sigla generica del M5S. L’ultimo, in particolare, si riferisce all’articolo pubblicato ieri dal Fatto, in cui davamo conto delle rassicurazioni date da Luigi Di Maio e Giuseppe Conte al Quirinale, assai preoccupato dalle ripercussioni degli umori della base grillina sulla formazione del nuovo governo. Rassicurazioni che sono state pretese dalla Presidenza della Repubblica, che nell’affidare l’incarico al premier ha chiesto agli esponenti del Movimento – e al presidente del Consiglio che loro hanno indicato – “un sì senza condizioni”. Garanzia che Di Maio e Conte hanno dato, assicurando la fiducia dei gruppi parlamentari all’esecutivo che sta nascendo, comunque vada la consultazione web. Non lo smentiscono, i Cinque Stelle. Ma dal quartier generale della Casaleggio è arrivato il segnale che il volere degli iscritti non può essere bypassato. Perché non è “un vezzo”, si legge sul blog, ma “parte integrante dei nostri processi decisionali”. Lo ricorda, quel post, soprattutto agli eletti che nelle ultime ore avevano “criticato” l’ipotesi di votazione online e che devono essere “portavoce di queste istanze”. Come a dire: il blog ti ha creato, il blog non si distrugge. Si prova a non sminuire il ruolo dei gruppi parlamentari, che “stanno lavorando intensamente in questi giorni”. Ma si intima pure che “ci atterremo, com’è ovvio, alla decisione” degli iscritti, perché loro – quelli “che ci mettono la faccia ogni giorno senza chiedere nulla in cambio” e stanno “fuori dalle istituzioni” – sono “l’anima” dei Cinque Stelle. Dunque “il loro orientamento prevalente diventa, com’è naturale che sia, l’orientamento di tutto il Movimento”. Se non è una minaccia, poco ci manca. Il problema è sul tavolo e ancora ieri, durante le consultazioni con il gruppo M5S, Giuseppe Conte ha chiesto lumi sullo stato dall’arte. La votazione dovrebbe essere annunciata sul blog lunedì e aperta agli iscritti martedì (il regolamento vuole 24 ore di preavviso, ma si potrebbe anche concedere una deroga). La stesura del quesito che dovrà convincere la base a dire Sì è ancora in corso. Poi, sarà “campagna elettorale” spinta: per salvare la faccia del Movimento davanti agli elettori e quella del capo politico davanti a Mattarella.

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