
(Franco Caminiti) – La sinistra grida allo scandalo amplificando l’aspetto liberticida del decreto ‘Sicurezza bis’ fortemente voluto da Salvini. Salvini, dal canto suo, canta vittoria, sbandierando il decreto come chissà quale enorme successo, come se questo decreto potesse, all’improvviso, risolvere il problemi dell’immigrazione e dell’ordine pubblico. I 5 Stelle fanno ogni sforzo per giustificare il fatto di aver votato il decreto ‘obbedendo’ ai desiderata del ‘socio’ di governo. Ebbene, cari amici del PD, nessun immigrato sarà lasciato morire in mare, anzi la decisione di impedire alle navi delle ONG di attraccare nei porti italiani sarà molto più discrezionale dal momento che si dovrà avere il chiaro sospetto che ci sia dietro una intesa fra ONG e trafficanti, ed a firmare il diniego allo sbarco saranno di concerto tre ministri e non più solo Salvini. Del resto, come ha chiaramente detto Emma Bonino in una intervista, a decidere che ‘tutti’ i migranti dovessero sbarcare in Italia l’abbiamo voluto noi, cioè il governo Renzi. Salvini sta ora cercando di mettere una pezza ad una decisione sconsiderata del PD.
Ovviamente cavalca il problema a fini elettorali e propaganda al massimo la soluzione, ciò è del tutto scaltro, da parte sua, ma legittimo. In merito alle altre norme le leggi sull’ordine pubblico esistevano già, ciò che il nuovo decreto considera aggravante, era già reato, quindi poco o niente cambierà in termini pratici. E stringere un po’ nell’atteggiamento da tenere nei confronti di facinorosi con istinto criminale ci può anche stare, i cittadini normali non saranno in nessun modo impediti nell’esercizio delle loro libertà. Se così fosse sarei il primo a ribellarmi. Per quanto riguarda i 5 Stelle non devono sentirsi ‘colpevoli di accondiscendenza’ nei confronti di Salvini: se questo decreto lo ha reso soddisfatto, perché no? Il ‘sicurezza bis’ non è una tragedia, anzi ha anche qualcosa di buono.
E fa il gioco dei 5 Stelle nella logica del ‘do ut des’. Come disse Enrico di Navarra: “Parigi val bene una messa!”
