(ilfattoquotidiano.it) – Non ci sarà nessuna procedura d’infrazione per debito contro l’Italia. Il collegio dei commissari europei ha deciso di non raccomandare al Consiglio Ue di aprire la pratica. L’annuncio ufficiale è stato dato dal commissario agli Affari Economici Pierre Moscovici: “Avevamo posto tre condizioni”, ha detto durante una conferenza stampa, “dovevamo compensare lo scarto per il 2018, quello del 2019 da 0,3 e ottenere garanzie sul bilancio 2020. Il governo ha approvato un pacchetto che risponde alle nostre tre condizioni” e quindi “la procedura per debito non è più giustificata”.

Come risultato delle misura adottate, ha continuato Moscovici, “l’Italia rispetterebbe globalmente le regole del Patto nel 2019 per quanto riguarda lo sforzo strutturale, raggiungendo così la conformità. Effettuerebbe un aggiustamento più grande del previsto e compenserebbe gran parte della deviazione osservata nel 2018″. “Per quanto riguarda il deficit nominale, l’Italia rispetterebbe anche l’impegno assunto lo scorso dicembre riducendo il suo disavanzo al 2,04% del PIL nel 2019. Questo è stato un punto importante per noi per mantenere la credibilità di questo accordo“. Moscovici ha però specificato: “Non siamo alla fine del percorso. Monitoreremo molto attentamente il documento programmatico di bilancio” dell’Italia per il 2020, che dovrà essere presentato “entro il 15 ottobre”, cosa che sarà “uno degli ultimi compiti” di questa Commissione.

Il primo a parlare dal fronte italiano è stato il vicepremier M5s Luigi Di Maio: “Innanzitutto volevo fare le mie congratulazioni al presidente del Consiglio Giuseppe Conte per il lavoro svolto ai tavoli europei”, ha scritto su Facebook. “È stata evitata una procedura di infrazione che sarebbe potuta ricadere sul Paese, per colpa del Pd. L’Italia non la meritava e l’annuncio di oggi rende giustizia all’Italia e a questo governo”.

Il governo da un lato ha mediato, scrivendo in modo esplicito per decreto che le risorse non spese per reddito e quota 100 non andranno ad altre spese ma alla causa del deficit, ma non ha preso impegni espliciti per il 2020, come invece auspicava la commissione e come aveva appunto ribadito nei giorni scorsi il commissario al Bilancio, Guenther Oettinger. “Bisogna vedere”, aveva detto, “se, in questi giorni, gli italiani soddisferanno le richieste della Commissione per quanto riguarda sia le entrate sia le uscite del progetto di bilancio per il 2020. Se non lo faranno, non avremo margini di manovra per evitare la procedura di infrazione”.