venerdì 12/04/2019

Anche la festa della Liberazione è un pretesto per marcare le differenze nella corsa elettorale che porta al voto europeo del 26 maggio. Luigi Di Maio parteciperà alla celebrazione del 25 aprile, Matteo Salvini invece no: sarà, tanto per cambiare, in campagna elettorale. Per il “nuovo” Di Maio che cerca di aprire a sinistra per contrastare l’ingombrante alleato, il 25 aprile “è un giorno importante per la nostra storia, un giorno in cui festeggiamo i nostri nonni che hanno combattuto una battaglia contro un regime e che hanno ottenuto il risultato di darci la libertà e la democrazia”. Il ministro del Lavoro ha aggiunto: “Io ho ben chiaro da che parte stare il 25 Aprile, dalla parte dei partigiani che ci hanno liberato, non dalla parte di chi dice che non è stato il giorno della liberazione”. Salvini al contrario aveva già chiarito di non avere alcuna intenzione di festeggiare la ricorrenza (non l’ha mai fatto da quando è leader leghista, non lo farà nemmeno ora che è ministro dell’Interno): “Il 25 aprile – ha detto – vado a Corleone a sostenere le forze dell’ordine nel cuore della Sicilia. Non intendo sfilare qua e là con fazzoletti rossi, verdi, neri, gialli e bianchi”.
