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Giuliano, Olivieri e Speranza hanno ribadito l’urgenza a Vado del casello di Bossarino

IL CASO su il secolo xix

(Giovanni Vaccaro) I ritardi nell’iter per erogare i fondi alle imprese, ma soprattutto l’imbarazzante stallo nello sviluppo delle infrastrutture. Sono questi i due temi che il presidente della Provincia, Pierangelo Olivieri, il sindaco di Vado Ligure, Monica Giuliano, con il vicesindaco di Cairo Montenotte, Roberto Speranza, hanno portato sul tavolo della decima Commissione del Senato (industria, commercio e turismo), davanti a parlamentari di tutti gli schieramenti, compresa la deputata Teresa Bellanova, che come viceministro del governo Renzi aveva avviatoleprocedureperilriconoscimento del Savonese come “area di crisi complessa”. I rappresentanti degli enti locali hanno portato a Roma le osservazioni di un territorio conscio di avere una grande opportunità grazie agli incentivi, ma anche preoccupato di vederla sfumare. E nei prossimi mesi sarà convocataunanuova audizione con tutti i sindaci dei Comuni coinvolti. In particolare a sollevare dubbi sono le tempistiche e le infrastrutture. I termini perl’erogazionedeifondialleaziendesonosuperati,alimentandoiltimorechealcuni interventi già in corso siano completati prima che gli operatori interessati ricevano gli incentivi. Ilriferimento è alla piattaforma portuale di Apm-Maersk, che entreràinfunzioneafineanno, mentre le imprese attirate a Vado dal terminal chiedono ancora certezze. Una situazione delicata che si allarga ancheallaValbormida,ilnaturale retroporto, il cui sviluppo è legato all’interesse di aziende che lavoreranno grazie aitrafficidellapiattaforma.L’altroaspettoribadito a Roma è quello delle infrastrutture.Inparticolare il casello autostradale previsto nella zona di Bossarino per servire la piattaforma. Autofiori è stata autorizzata ad avviarne la progettazione, ma poi dovrà sottoporre il piano al ministero dei Trasporti. «Il rischio – spiega il sindaco vadese Giuliano – è che le infrastrutture, fondamentali sia per la logistica siapernonfarpesareidisagi agli abitanti, vengano posticipate. Noi oggi ci stiamo “arrangiando”coninterventichepossiamogestiredirettamente,maservepressione sul Mit per accelerare l’iter». È più vicina, invece, la ristrutturazione della superstrada. Nella bozza di progetto strategico peril potenziamento della direttrice trasportistica Torino-Savona sono stati indicati anche la bretella autostradale Albenga-Millesimo-Predosa e il raddoppio della ferrovia San Giuseppe di Cairo-Ceva. —