SONO 45 MILA LE RICHIESTE PRESENTATE ALLE POSTE. OGGI I DATI DEI CAF LE RISPOSTE DOVREBBERO ARRIVARE ENTRO UN MESE, POI A FINE APRILE LE CARD

Tanto tuonò che non piovve. Nel giorno di apertura delle domande per il reddito di cittadinanza non si è visto alcun assalto agli uffici postali o ai centri di assistenza fiscale. A fine giornata Poste Italiane ha comunicato di aver ricevuto 35.653 richieste, mentre quelle presentate su http://www.redditodicittadinanza. gov.it, secondo l’ultima rilevazione, si sono fermate a 8.492. Il podio è formato, in ordine, da Campania, Lombardia e Sicilia. Mancano i dati sulle pratiche passate attraverso le sedi dei Caf, il canale probabilmente più usato (oltre 3 mila solo in quelli Cisl). La consulta che riunisce i centri elaborerà oggi i numeri. Un’importante affluenza, insomma, ma niente file chilometriche né problemi di ordine pubblico. La campagna informativa dei giorni scorsi sembra aver funzionato. “Le macchine organizzative hanno preparato gli operatori a reggere l’impatto di migliaia di persone: in realtà l’uso degli appuntamenti, fissati già soprattutto per l’Isee, ha fatto sì che il temuto assalto non ci sia stato”, spiegano i coordinatori della Consulta, Massimo Bagnoli e Mauro Soldini. Rari i casi di affollamento in alcune città del Centro e del Sud, mentre a fare notizia è il “numero importante di richieste nei quartieri periferici di Milano e Torino”.
Tanti sono ancora alle prese con la richiesta dell’Isee, l’indicatore della situazione economica famigliare che deve essere inferiore a 9.360 euro. La domanda di questo certificato viene inviata dai Caf all’Inps, che attesta la validità in una settimana. Una volta ricevuto il via libera dall’istituto di previdenza, si può chiedere il reddito di cittadinanza scegliendo tra tre metodi. Uno è l’invio telematico attraverso i Caf; l’altro è la compilazione dei moduli da consegnare in forma cartacea agli uffici postali. Il terzo prevede l’inserimento dei dati direttamente sul sito internet, ma per questo serve un’identità digitale. In avvio di giornata il portale ha avuto qualche problema, che però è stato risolto in breve tempo. Una volta inviata la domanda, l’Inps ha 30 giorni di tempo per verificare che il richiedente abbia tutti i requisiti, non solo l’Isee ma anche il reddito, il patrimonio, i risparmi, le auto e moto di proprietà. Entro fine aprile arriveranno tutte le risposte alle domande presentate tra ieri e il 31 marzo; subito dopo arriveranno le card con i soldi.
Più complesso sarà mettere in piedi il sistema che accompagnerà i beneficiari nella ricerca del lavoro. Sono in corso le trattative tra governo e Regioni sull’assunzione dei navigator nei centri per l’impiego. Dopo l’apertura di lunedì, ieri il ministro Luigi Di Maio è tornato all’idea iniziale di assumerne 6 mila tramite l’Anpal Servizi e 5.600 tramite le Regioni. I 20 assessori al Lavoro non condividono e vogliono che si aumenti il numero di quelli da reclutare direttamente nei propri centri per l’impiego.
