martedì 12/02/2019

Sociologo – Accademico emerito – Ansa

Stimo molto Di Maio, che considero il politico migliore di questa nuova generazione, ma mi stupisco di come lui e i 5 Stelle non si accorgano che non può ricoprire quattro cariche: vicepremier, leader del Movimento, ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico. Sarebbe troppo anche per Churchill. Se i 5Stelle vogliono recuperare consensi devono sfruttare la capacità di Di Maio di essere un buon leader politico, “sacrificato” però dal lavoro di governo. Se Di Maio va un giorno in Abruzzo a fare campagna elettorale, trascura altri tre ruoli. Certo, anche Salvini ricopre tre cariche, ma in realtà fa una cosa sola, ovvero una continua campagna elettorale. Individuare delle figure competenti per i suoi ministeri consentirebbe anche a Di Maio di dedicarsi di più all’indirizzo strategico del Movimento e di comprendere meglio il proprio elettorato di riferimento, che da sempre è come un mucchietto di sabbia, fatto da granelli tutti diversi tra loro. Proprio perché il popolo dei 5 Stelle è molto eterogeneo non è un compito facile interpretarlo nel modo giusto, soprattutto dovendo sempre trattare con Salvini, ma ri-avvicinarsi all’elettorato è l’unico modo per uscire da questa situazione.

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