Tommaso Merlo

Le vecchie caste prima hanno permesso che milioni di cittadini cadessero in povertà. Poi se ne sono fregate per anni di quei poveri e hanno continuato a dare soldi ai ricchi e a sfoderare ricette magiche che però hanno solo aumentato sia gli indigenti che le disuguaglianze sociali. Una miopia politica ma anche una insensibilità umana davvero agghiaccianti. Ma il loro accanimento contro i poveri non si è fermato lì. Quando il Movimento ha stravinto le elezioni anche per la sua determinazione ad affrontare la piaga della povertà, le vecchie caste hanno scatenato una campagna diffamatoria violenta contro il reddito di cittadinanza. Lo hanno sempre ritenuto infattibile e troppo costoso. Lo hanno dipinto come una panzana elettorale che il Movimento si sarebbe rimangiato. Quando poi il Movimento ha trovato i soldi ed ha inserito il reddito di cittadinanza nella manovra, le vecchie caste hanno alzato il tiro ridicolizzando e denigrando il reddito di cittadinanza nella speranza che il Movimento arretrasse e che il governo litigasse. Grazie al contratto, il governo ha tirato dritto e sfanculato il sabotaggio così oggi l’accanimento delle vecchie caste cambia volto. Finora infatti avevano infamato il reddito di cittadinanza senza sapere come fosse. Oggi che stanno emergendo i dettagli dei provvedimenti hanno iniziato a fare le pulci, i distinguo e previsioni ovviamente tutte funeste su quando e come verrà implementato. Un accanimento contro i poveri davvero brutale e insistente. E per di più fatto apertamente, sui giornali, in televisione, nei congressi, senza provare nessuna vergogna nell’umiliare e ferire milioni di persone che non riescono nemmeno a nutrirsi decentemente. Un egoismo davvero impressionante. E un accanimento che non finirà certo qui. Quando il reddito di cittadinanza entrerà in vigore, le vecchie caste si scateneranno a raccogliere le testimonianze dei delusi, degli esclusi, sbatteranno in prima pagina i contrattempi e le disfunzioni e i furbi. Faranno di tutto per dipingere il reddito di cittadinanza come un fallimento e dato che il reddito riguarda milioni di persone, avranno di certo un sacco di materiale con cui infamare il Movimento e colpire il suo tentativo di combattere la povertà. Fa davvero impressione osservare l’ipocrisia e la spietatezza delle vecchie caste  in questi mesi. Non hanno cuore. Non gliene frega nulla della sofferenza degli altri, non gliene frega nulla della povertà e del dolore di milioni di cittadini. Nulla. E fa impressione la loro ottusità. La povertà è un problema devastante e crescente in tutti i paesi industrializzati e il reddito di cittadinanza esiste già in tutta Europa. Le loro ricette poi hanno fallito tutte. Tutte. Ma alle vecchie caste non frega nulla. Per becera faziosità sono disposte a tutto. Pur di colpire chi li ha sconfitti nelle urne, pur di boicottare il Movimento, sono pronte perfino a continuare il loro accanimento contro i poveri e lasciar soffrire milioni di persone. Le vecchie caste meriterebbero davvero un reddito di bastardanza.